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Pescara, 19/04/2024
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Data: 29/11/2014
Settore:
Politica regionale
AZIENDA UNICA DI TPL: CI SIAMO. IN DIRITTURA D'ARRIVO IL PROGETTO DI LEGGE REGIONALE CHE SARA' IN AULA IL PROSSIMO 9 DICEMBRE - L'opposizione di centrodestra chiede maggiore chiarezza e trasparenza e pone 10 domande a D'Alfonso che risponde immediatamente e per le rime - Le 10 domande e le 10 risposte - Il progetto di Legge della regione - Le condizioni di Fabrizio Di Stefano (FI) - guarda

Il primo scontro si è consumato giovedì scorso a L'Aquila dove in tarda serata ben tre Commissioni Consiliari (I - II - IV) hanno dapprima ascoltato in audizione il Presidente di Arpa Luciano D'Amico e poi in sequenza i Segretari Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal. All'ordine del giorno c'è la proposta di Legge Regionale n. 42/2014 recante "Riordino delle partecipazioni societarie nel settore del trasporto pubblico locale" che tradotto significa la nuova Legge di fusione delle società regionali di trasporto in sostituzione di quanto disciplinato dall'art. 18 della Legge Regionale 10 gennaio 2012 n. 1.

DALLA NEWCO ALLA FUSIONE PER INCORPORAZIONE. DALL'AZIENDA UNICA SOLO GOMMA ALL'AZIENDA GOMMA-FERRO - Sono sostanzialmente due le novità previste nel progetto di Legge che, salvo imprevisti e dopo aver superato un nuovo esame delle Commissioni in programma mercoledì prossimo, sarà portato in Consiglio Regionale il prossimo 9 dicembre. L'art.18 della Legge Regionale 1/2012 (che sarà ovviamente abrogato e sostituito dalla nuova norma) prevedeva la costituzione di una nuova azienda (Newco) per lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma mediante la fusione di Arpa, Gtm e la scissione della parte gomma della Sangritana. Con la nuova norma invece, prendendo spunto dalla risoluzione approvata il 1° agosto 2012 dal Consiglio Regionale riunito in seduta straordinaria, si darà vita ad un'azienda unica che comprenderà anche il ramo ferro della Sangritana. L'altra novità è costituita dalla modalità di fusione che non sarà più di tipo classico ovvero mediante la costituzione di una società nuova giuridicamente distinta dalle precedenti, ma attraverso la più diffusa fusione per incorporazione dove la società incorporante (Arpa) assorbirà le società (incorporate) Gtm e Sangritana. I motivi di questo cambio di strategia con il ricorso ad una fusione per incorporazione attraverso una procedura semplificata (ex art. 2505 c.c.), sono riconducibili al minor costo fiscale e alla semplicità dell'operazione di assorbimento che consente tempi di attuazione molto rapidi, fattore quest’ultimo assolutamente fondamentale in relazione alle note difficoltà finanziarie che caratterizzano il gruppo Arpa e che solo attraverso questa operazione avrà l'opportunità di rimettersi in carreggiata e di ripartire evitando un sicuro fallimento al quale la gestione scellerata dell'ex Presidente Cirulli avrebbe inevitabilmente condotto.

L'OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA IN IMBARAZZO PER UN PROVVEDIMENTO CHE IN 66 MESI NON E' RIUSCITA A PORTARE A TERMINE - I fatti inoppugnabili sono questi: due leggi regionali approvate all'unanimità (1/2011 - 1/2012), due consigli regionali straordinari, un accordo regionale sottoscritto tra l'ex Assessore Morra e le organizzazioni sindacali, 66 lunghi mesi a disposizione. Eppure "il fuoco amico" derivante dai profondi contrasti presenti nell'ex maggioranza di centrodestra, ora forza di opposizione, sono riusciti a prevalere facendo clamorosamente fallire una importante riforma attesa da oltre un decennio. Il governatore D'Alfonso, sfruttando abilmente l'importante lavoro preliminare realizzato da Giandonato Morra, potrà vantarsi di aver realizzato in pochi mesi quanto gli attuali oppositori non sono riusciti a completare avendo a disposizione oltre 5 anni. E' stato pertanto inevitabile e palpabile l'imbarazzo dei consiglieri di centrodestra presenti al gran completo alla riunione delle Commissioni consiliari per l'esame del Progetto di Legge. Mentre l'ex Presidente Chiodi e l'ex Assessore Di Dalmazio si sono rivolti al presidente di Arpa D'Amico con un atteggiamento seppur critico ma comunque disponibile ad un confronto costruttivo, i Consiglieri Febbo e Sospiri hanno assunto un comportamento alquanto demagogico scagliandosi contro i promotori della Legge e le stesse organizzazioni sindacali con una particolare preferenza per il Segretario della Filt Cgil cui evidentemente non è stato perdonato l'aver ricordato in aula che il cambio della modalità di fusione (da newco a incorporazione) è imputabile anche alla sciagurata conduzione dell'azienda Arpa negli ultimi cinque anni.

ATTACCHI IN ORDINE SPARSO: DAL RISCHIO ESUBERI AI PERMESSI SINDACALI, DALLA PRODUTTIVITA' AI COSTI (INSIGNIFICANTI) DEI CDA - Non potendo scagliarsi contro il Presidente di Arpa D'Amico, una persona, per inciso, dotata di grandi qualità e di straordinarie competenze oltre che estremamente cordiale nei modi, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri hanno cominciato a sparare nel mucchio, cadendo in clamorose contraddizioni. Nell'ordine e rivolgendosi al Segretario della Filt Cgil Abruzzo hanno chiesto spiegazioni sul rischio esuberi e sul futuro della contrattazione di secondo livello per i dipendenti della nascente azienda unica. Il Segretario Regionale della Filt Cgil Rolandi, nel ricordare che gli esuberi paventati costituiscono il frutto di un calcolo del fabbisogno realizzato da quegli stessi amministratori e dirigenti delle attuali aziende da sempre tenaci oppositori del progetto di aggregazione (e quindi un dato gonfiato ad arte), ha tuttavia escluso categoricamente che i presunti esuberi si possano delineare sia nel settore del personale viaggiante che nel settore manutentivo. In particolare il Segretario della Filt Cgil ha mostrato i dati delle prestazioni straordinarie effettuate nell'ultimo biennio dal personale viaggiante di Arpa che nel solo mese di settembre 2014 hanno superato la soglia delle 15mila ore che proiettate nell'anno significano 170mila ore. La replica del Consigliere Febbo è stata disarmante "lo straordinario è volontario, non è obbligatorio" il che la dice lunga sul grado di preparazione e conoscenza sulla materia di chi rappresenta gli abruzzesi in Consiglio Regionale. Il rischio esuberi è altresì inesistente anche nel settore manutentivo dove la stessa Arpa per carenza di personale e mezzi ha difatto esternalizzato quasi tutte le attività sia ordinarie che straordinarie. Con le potenzialità delle officine della Sangritana e della Gtm che rappresentano delle vere e proprie eccellenze, anche questo settore potrà soltanto crescere. Presunti esuberi potrebbero interessare il solo personale amministrativo, ma stiamo parlando di numeri assolutamente gestibili in considerazione delle diverse opportunità di ricollocamento e, comunque, anche in questa circostanza i consiglieri Febbo e Sospiri avrebbero fatto meglio a tacere in considerazioni delle recenti assunzioni di amministrativi messe in atto soprattutto in Gtm e Sangritana per non parlare delle operazioni (fortunatamente bloccate grazie all'intervento di alcuni sindacati) per favorire promozioni a pioggia di amministrativi proprio a ridosso della nascita dell'azienda unica. Gli esponenti del centrodestra hanno avuto modo di criticare anche la questione legata ai cosiddetti costi della politica affermando che in definitiva un Cda costa meno dei permessi riconosciuti alle organizzazioni sindacali. Anche in questa circostanza il dossier della Filt Cgil sui costi del management delle tre aziende di trasporto (2 milioni di euro all'anno) distribuito ai componenti delle commissioni, ha evidentemente colpito nel segno provocando la reazione di Febbo, Sospiri & C.
Peraltro anche sui permessi sindacali è noto che i Segretari Regionali avevano manifestato all'Assessore Morra la propria disponibilità a ridurre il monte ore complessivo delle agibilità da fruire nella futura azienda unica.

IL CONSIGLIERE FEBBO SI SUPERA AFFRONTANDO LA QUESTIONE DELLA SOCIETA' SISTEMA - Il top dell'ipocrisia e della demagogia è stato tuttavia raggiunto allorché un nervoso Consigliere Febbo, rivolgendosi al pacatissimo Presidente di Arpa D'Amico, ha chiesto lumi e spiegazioni sul futuro dei 100 lavoratori di Sistema «Che fine faranno quei lavoratori con l'azienda unica???». Se dall'altra parte non ci fosse stata a rispondere una persona garbata quale il Presidente di Arpa, probabilmente avremmo dovuto invitare il Consigliere Febbo a rivolgere la domanda a quel Presidente Cirulli che come ultimo atto prima di rassegnare le dimissioni ha promosso e ha aggiudicato in via provvisoria il bando per la privatizzazione delle attività di pulimento della società Sistema.

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