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Data: 16/02/2018
Settore:
Cronache
SIAMO TUTTI AUTOFERROTRANVIERI DELLA VIAGGI & TURISMO MAROZZI. NESSUNA INTESA SUGLI 84 LICENZIAMENTI. L'AZIENDA DIVENTERA’ UNA LOW-COST - I sindacati: «No alla concorrenza sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori autoferrotranvieri» - Rassegna stampa

La Società “Viaggi e Turismo Marozzi S.r.l.” che fa parte della HOLDING FINSITA, opera nel settore del trasporto interregionale di lunga percorrenza passeggeri collegando diverse località del territorio nazionale tra cui, ad autorizzazione, alcune della Regione Puglia, ove ha sede l’azienda, verso località del Lazio e della Toscana (Autolinee Statali), ed inoltre effettuando servizi di trasporto pubblico locale tra Lazio e Campania Autolinee Regionali (Autolinee Regionali).
In data 13 novembre 2017 l’azienda ha avviato una procedura di LICENZIAMENTO collettivo, per “TOTALE CESSAZIONE” dell’esercizio diretto delle Autolinee Statali, per 85 lavoratori, corrispondente all’intera forza lavoro occupata nei servizi di trasporto interregionale di lunga percorrenza, attribuendone la causa all’ingresso nel mercato di nuovi operatori che adotterebbero un diverso assetto organizzativo definito molto più “leggero”.
Nel corso delle diverse riunioni tenutesi nel rispetto della procedura nella sede nazionale di Anav, dove la proprietà detiene la presidenza.
le Organizzazioni Sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna sia Nazionali che territorialmente competenti, pur confutando le motivazioni addotte dall’azienda, che non la classificherebbero come un’azienda in crisi, come peraltro confermano sia i volumi di traffico che, in qualche caso, dall’ampliamento del servizio, hanno più volte proposto soluzioni anche gravose per i lavoratori per scongiurare i licenziamenti e mettere in sicurezza l’azienda mantenendo tuttavia la dignità delle condizioni normative e retributive.
Le risposte della Società allo sforzo sindacale sono sempre state di chiusura e improntate al solo obiettivo di procedere con i licenziamenti.
L’evoluzione negativa delle procedure sta conducendo la vertenza verso la rottura della trattativa e quindi al dramma per gli 84 lavoratori e lavoratrici coinvolti/e e le loro famiglie, IL TUTTO NELL’ASSORDANTE SILENZIO DELLE ISTITUZIONI INTERESSATE.
Considerate le potenziali ricadute che deriverebbero dalla cessazione diretta delle attività in parola sia ai fini delle limitazioni alla mobilità sia per gli aspetti legati al mantenimento dei livelli occupazionali, CHIEDIAMO un autorevole ed immediato intervento delle istituzioni interessate per ricercare soluzioni condivise ed evitare incontrollabili tensioni sociali.
NO ALLA CONCORRENZA SULLE SPALLE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI AUTOFERROTRANVIERI

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