Data: 12/10/2010
Settore:
Attività ferroviarie
TRENITALIA, NESSUN TAGLIO IN ABRUZZO «ABBIAMO INVESTITO SULLE TRATTE DI LUNGA PERCORRENZA» - Spedicato: «Abbiamo avuto problemi sulla fornitura di materiali. Dall' 11 ottobre tutto tornerà come prima». Scettica la Filt Cgil - Speciale multimedia (TVSEI) - Rassegna stampa

Allarme solo parzialmente rientrato o forse per meglio dire semplicemente rimandato. La denuncia del Segretario della Filt Cgil dell'Aquila Domenico Fontana e delle stesse Segreterie sindacali regionali di categoria rispetto alla cancellazione di sette treni giornalieri sulla linea Sulmona-L'Aquila e sei sulla Avezzano-Roccasecca, ha scatenato una serie di reazioni e di prese di posizione sul fronte politico-istituzionale e tra le associazioni di pendolari e consumatori.
Trenitalia e lo stesso Assessore Regionale Giandonato Morra (nella foto a destra) si sono affrettati a definire ciò che è accaduto "un'operazione di sostituzione e non di soppressione", rispedendo al mittente la più verosimile versione che si sia trattato dell'anticamera di veri e propri tagli sulle linee ferroviarie abruzzesi, l'acconto di una mannaia ancora più pesante che implacabilmente arriverà da qui a qualche mese quale conseguenza della manovra finanziaria varata dal Governo nazionale (per l'Abruzzo tagli ai trasporti di 54 milioni per il 2011 e di 60,7 milioni per il 2012).

TRENITALIA, PROBLEMI SULLA FORNITURA DI MATERIALI, DALL'11 OTTOBRE TUTTO TORNERA' COME PRIMA
«Abbiamo avuto problemi sulla fornitura di materiali che ci ha costretto ad annullare momentaneamente alcune corse sostituendole con bus. Dall' 11 ottobre - ha assicurato il direttore di Trenitalia Abruzzo Cesare Spedicato (nella foto) - tutto tornerà come prima». E in effetti, dall'11 ottobre sono state ripristinate sei delle tredici corse ricadenti sulle tratte Sulmona/L'Aquila e Avezzano/Cassino, soppresse nelle settimane scorse da Trenitalia e sostituite con servizi autobus e più precisamente il treno 7457 Avezzano (10.08)/Sora (11.16), il 7460 Sora (12.40) Avezzano (13.56), il 3232 Sulmona (9.14)/ L'Aquila (10.20), il 7122 Sulmona (20.30)/ L'Aquila (21.36), il 7077 L'Aquila (11.42)/Sulmona (12.41), il 7117 L'Aquila (18.52)/ Sulmona (20.02).

SPEDICATO: «IN ABRUZZO ABBIAMO INVESTITO SULLE TRATTE DI LUNGA PERCORRENZA»
Cesare Spedicato difende l'operato di Trenitalia dalle accuse sindacali e politiche che hanno sostanzialmente reso pubblico un ulteriore colpo inferto ad un territorio già sofferente «In Abruzzo - precisa il Direttore di Trenitalia Abruzzo - al di fuori del contratto di servizio con la Regione, abbiamo investito sulle tratte di lunga percorrenza, come la Pescara/Roma, ben trenta milioni di lire per sostituire tutte le vecchie locomotive con materiale di ultima generazione. Si tratta del 464 ad azionamento elettronico che consentirà di migliorare la sicurezza e la puntualità negli orari. Si procederà inoltre - aggiunge Spedicato - a rinnovare la copertura in tessuto dei vecchi sedili con la ecopelle, anche allo scopo di migliorare la pulizia sulle vetture».

L'ASSESSORE MORRA: «C'E' STATA UNA MIA IMMEDIATA ALZATA DI SCUDI VERSO TRENITALIA»
Gli fa eco l'Assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra che in una prima fase, in verità, aveva mal digerito l'idea di dover apprendere attraverso la stampa e, a distanza di qualche giorno dal tavolo tecnico regionale, le decisioni assunte da Trenitalia sulle citate soppressioni e sostituzioni . «C'è stata una mia immediata alzata di scudi verso Trenitalia - ha detto l'assessore Morra - anche per far conoscere alla gente come stessero veramente le cose. Questo ha fatto sì che Trenitalia si attivasse per recuperare altro materiale rotabile e ripristinare con largo anticipo il servizio andando incontro a studenti e pendolari». Le preoccupazioni per gli effetti dei tagli tormentano l'Assessore che cerca tuttavia di sdrammatizzare «La Regione Abruzzo non si farà trovare impreparata. Sicuramente - ha asserito l'assessore - la manovra preoccupa me tanto quanto preoccupa tutti i miei colleghi delle altre Regioni. Abbiamo istituito non a caso un tavolo permanente di crisi. La manovra non deve penalizzare il settore dei trasporti secondo una logica di compartimenti stagni. Bisogna tagliare - ha detto Morra - ma non secondo una logica ragionieristica, senza considerare le peculiarità delle aree interne».

LUSI (PD): «RINGRAZIO L'ASSESSORE MORRA» POI ATTACCA TRENITALIA: «CON IL LORO COMUNICATO HANNO ESPRESSAMENTE PARLATO DI TAGLI»
Il senatore del Pd Luigi Lusi apprezza l'intervento dell'Assessore Morra: «Ringrazio l'assessore Morra per l'ottimo lavoro svolto e mi rallegro del fatto che tra pochi giorni tutto tornerà come prima. Il grido d'allarme degli amministratori locali non era affatto pretestuoso - ha continuato Lusi - . Trenitalia in un suo comunicato ha espressamente parlato di tagli a partire dall'11 dicembre e non di sospensione. Addirittura - ha continuato Lusi - per alcuni piccoli centri non si prospettava nemmeno il servizio sostitutivo per problemi logistici, come la stessa Trenitalia ha scritto».

FONTANA(FILT CGIL): «DOVE SONO FINITI I 100 MILIONI DI EURO CHE ERANO DESTINATI A TRENITALIA?».
La domanda arriva dalla Filt-Cgil, che sollecita un intervento del commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi. Di questa somma, circa 30 milioni di euro dovevano servire per realizzare il cosiddetto collegamento veloce tra la zona ovest e la zona est della città, con l'eliminazione di 18 passaggi a livello nella tratta ferroviaria compresa tra Sassa e San Gregorio. I restanti erano indirizzati all'introduzione di nuova tecnologia nelle linee Sulmona-L'Aquila e Sulmona-Roma.
«All'indomani del sisma» spiega Domenico Fontana, segretario provinciale della Filt-Cgil «il governo, con il DL 39 del 28 aprile 2009, ha stanziato 100 milioni di euro, destinandoli alle Ferrovie dello Stato. È passato un anno e mezzo» sottolinea Fontana «e di queste risorse non si sa più nulla. Non è stato presentato nessun piano di interventi. Recentemente, anche grazie all'interessamento dell'assessore regionale Giandonato Morra, l'azienda ha fatto un passo indietro, rispetto alla decisione di tagliare ben 12 treni in provincia dell'Aquila. Ma nessuna risposta è arrivata in merito a questi 100 milioni di euro. A questo punto, deve essere il commissario Chiodi a sbloccare la situazione e ad evitare un altro scippo ai danni del nostro territorio».

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