«Oltre a condizionare da sempre l’attività e le scelte dell’amministrazione, adesso Masci decide anche a chi dare gli incarichi di progettazione, in spregio alle leggi e al senso di opportunità. Presenteremo un’interrogazione sul caso del cugino progettista (leggi l'articolo), l’amministrazione pubblica non è cosa privata e deve rispondere a regole e trasparenza. Della duna la città può fare benissimo a meno». Alza il tiro e la voce il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio dopo aver letto sul Messaggero la notizia dell’incarico al cugino di Masci, architetto Sonsini, legato al progetto della duna sulla riviera sud.
Il caso sta sollevando reazioni a catena a palazzo di città. Mentre il comitato del no alla duna sulla riviera sud, per voce di Carlo Gaspari, replica a Fiorilli riguardo al progetto e contesta inoltre il maxi-parcheggio autorizzato sull’aiuola spartitraffico davanti al teatro d’Annunzio, c’è chi evidenzia i tanti incarichi assegnati, politici e professionali, da Pescara futura a figure vicine alla lista civica: «Da Trisi a Cremonese a Core gli esempi non mancano - attacca Camillo D’Angelo - ma la vera abilità di Masci è stata quella di sfilare le opere di riqualificazione dal settore dei lavori pubblici. C’è stata, nel centrodestra, una sorta di spartizione politica di settori e incarichi per cui nessuno dice nulla all’altro, è questa la vera questione politica da sollevare a carico di chi aveva fatto di legalità e trasparenza la propria bandiera» sostiene D’Angelo. L’esponente del Pd aggiunge un’altra considerazione: «Masci ha costruito Pescara futura sulle professioni, facendone un faro per la città, ma molti dei suoi campano di incarichi: in Comune paghiamo mutui su opere per 30 milioni che non hanno visto la luce, in compenso i relativi incarichi sono tutti assegnati e valgono circa il 12% della somma, distribuita a più professionisti per ciascun progetto».
Lorenzo Sospiri, leader Pdl, glissa con un no comment sull’opportunità dell’incarico al cugino di Masci, ma ribatte su tutta la linea alle parole di D’Angelo: «Saremo pure partiti lentamente, ma in quattro anni abbiamo riqualificato le due riviere e Pescara in questi giorni è un cantiere aperto tra opere più e meno rilevanti- dice Sospiri -. Penso al progetto anti-allagamenti a Porta Nuova, all’intervento sugli argini del fiume per il futuro Ponte nuovo, rifaremo piazza Unione e poi piazza Salotto, la palestra della scuola di San Silvestro, la manutenzione delle periferie, via delle Fornaci, viale Bovio e Borgo marino sud. Un elenco lunghissimo che smentisce le accuse di immobilismo lanciate dal Pd».